– Milano Finanza – Linkem cambia nome in Opnet. La società spinge sulla rete 5G

3 Ott 2022

OpNet: Il nuovo nome di Linkem dopo la fusione con Tiscali

Lo scorporo del ramo retail di Linkem e la conseguente fusione per incorporazione in Tiscali hanno modificato le mission e il posizionamento del gruppo |
Il progetto di integrazione di Linkem Retail in Tiscali

Offrire un accesso “democratico e neutrale” alla rete 5G, sostenendo lo sviluppo di verticals e reti private e aprendo a clienti non telco e PMI, PA e università, con l’obiettivo di accelerare la digitalizzazione degli italiani. Con questi obiettivi in mente, Linkem diventa OpNet.

Perché il nome OpNet?

Se lo scorporo del ramo retail di Linkem e la conseguente fusione per incorporazione in
Tiscali
hanno modificato la mission e il posizionamento del gruppo, si è reso necessario un nuovo nome che incarnasse tali cambiamenti.

Ecco che il logo OpNet è stato scelto in quanto unione delle parole “Open” e “Network”, richiamando la centralità della dimensione infrastrutturale a favore di una connettività aperta. Ma per di più, la parola OpNet richiama onomatopeicamente un salto, “quel salto verso il futuro e la digitalizzazione in cui vogliamo accompagnare l’Italia”, ha spiegato Gabriella Mauro, UBB Positioning and Competitive Analysis dell’ormai ex-Linkem.

Arciulo (AD): trasformazione digitale dell’Italia

OpNet vuole contribuire alla trasformazione digitale dell’Italia “offrendo soluzioni integrate ad alto valore aggiunto” per riuscire a rendere competitive le imprese, l’industria e le pubbliche amministrazioni italiane, ha precisato Massimo Arciulo, AD di Linkem.

Nella pratica, il modello OpNet si basa sulla messa a disposizione dell’infrastruttura, del know-how tecnologico e di tutti gli asset della società insieme ad aziende del mondo telco, ma anche delle utilities. Il tutto, aggiunge Arciulo, attraverso partnership e accordi industriali “a partire da quelli già in essere e in discussione”.

Rota (Presidente): sarebbe efficiente una rete unica nazionale

D’altronde, secondo il presidente di OpNet e AD di
Tiscali,
Davide Rota, “la proprietà esclusiva della rete non è più un asset strategico e non ha senso economico”, anzi sarebbe auspicabile la realizzazione di un’unica grande rete nazionale.

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Linkem cambia nome in OpNet