5g e filiera del gas e dell’energia: come funziona?

12 Dic 2024

Opnet Business Case Carosello
L’introduzione del 5G nel settore energetico rappresenta una svolta epocale che interessa anche l’intera filiera del gas e dell’energia. La convergenza tra innovazione digitale e sostenibilità energetica sta creando nuove opportunità per migliorare l’efficienza, ridurre i costi e favorire l’adozione di soluzioni più sostenibili. Il 5G non rappresenta solo un’innovazione tecnologica nel campo delle telecomunicazioni, ma un vero e proprio catalizzatore per la trasformazione delle infrastrutture energetiche nazionali, dalla gestione delle risorse alla distribuzione intelligente, passando per il monitoraggio e la sicurezza degli impianti.

Il ruolo del 5G nella filiera del gas e la sostenibilità energetica

Un esempio emblematico di come il 5G possa potenziare la filiera del gas è l’accordo tra Vodafone Business e Snam per la realizzazione della prima Mobile Private Network 5G ibrida nel settore energetico nazionale. Questa infrastruttura copre 23 impianti Snam in Italia, consentendo una gestione più sicura ed efficiente delle operazioni legate al trasporto di gas naturale, allo stoccaggio e alla rigassificazione. La connessione 5G consente di connettere simultaneamente un numero elevato di dispositivi, abilitando tecnologie come la sensoristica avanzata, le telecamere di sorveglianza, le applicazioni per la telediagnostica ed il monitoraggio degli impianti. Il potenziamento della filiera del gas attraverso il 5G si traduce anche in una maggiore sostenibilità energetica. Grazie alla rete 5G, gli impianti sono in grado di raccogliere e analizzare una quantità ingente di dati in tempo reale, consentendo un monitoraggio più accurato dei consumi e delle performance operative. Ciò permette di ottimizzare le risorse e ridurre gli sprechi, a tutto vantaggio dell’efficienza energetica e della sostenibilità.

Energia e 5G: la trasformazione della rete

Il contributo del 5G non si limita alla filiera del gas. La sua applicazione nel settore dell’energia elettrica, attraverso tecnologie come le smart grid, consente una gestione più dinamica e interattiva della rete elettrica. Le energie grid integrate con il 5G favoriscono una distribuzione più equilibrata dell’energia, riducendo le perdite e migliorando la capacità di risposta della rete durante i picchi di domanda. Inoltre, la transizione energetica verso fonti rinnovabili e la sostenibilità ambientale è supportata dalle caratteristiche del 5G, che permette una connettività affidabile e stabile anche in aree remote, dove spesso sono installati impianti per la produzione di energie rinnovabili. Grazie al monitoraggio in tempo reale dei parametri operativi, le aziende del settore possono intervenire tempestivamente in caso di malfunzionamenti o inefficienze, garantendo così una gestione più sostenibile delle risorse energetiche.

L’integrazione tra IoT e Industria 4.0

Uno dei principali vantaggi dell’Industria 4.0, resa possibile anche dall’integrazione tra IoT e 5G, è la capacità di abilitare servizi innovativi lungo tutta la catena del valore energetica. La combinazione di dispositivi IoT connessi attraverso reti 5G permette di raccogliere dati da sensori distribuiti su vasta scala, offrendo una visione completa e precisa delle operazioni. Ciò è particolarmente utile nell’ambito della filiera del gas e dell’energia, dove l’analisi in tempo reale consente di ottimizzare la gestione delle risorse. Inoltre, l’Industria 4.0 offre vantaggi significativi in termini di efficienza energetica e sostenibilità. La possibilità di gestire e monitorare da remoto gli impianti e le infrastrutture tramite applicazioni per la telediagnostica ed il monitoraggio degli impianti permette di ridurre i costi operativi e garantire una manutenzione predittiva delle strutture, aumentando la durata e l’affidabilità dei sistemi energetici.

Fabbrica Digitale 4.0 e i Competence Center

Il concetto di fabbrica digitale 4.0 è strettamente legato all’utilizzo di tecnologie avanzate come il 5G e il cloud computing per ottimizzare i processi produttivi. In questo contesto, i Made Competence Center, strutture nate per favorire la digitalizzazione delle imprese italiane, giocano un ruolo fondamentale nell’introduzione di queste innovazioni. L’adozione del 5G all’interno delle fabbriche permette di rendere le operazioni più flessibili, aumentare la produttività e ridurre i tempi di risposta, grazie alla velocità di trasmissione dei dati e alla bassa latenza tipica della nuova tecnologia. Nel settore energetico, questo si traduce in una maggiore efficienza e in una gestione più oculata delle risorse, migliorando anche la sostenibilità dei processi industriali. La fabbrica del futuro, infatti, è destinata a diventare un ecosistema connesso e intelligente, dove tutte le operazioni sono sincronizzate per ridurre al minimo gli sprechi di energia e le materie prime.

Benefici per le utilities e i consumatori

Le utility energetiche stanno già sperimentando i benefici del 5G, specialmente in termini di gestione delle reti e dei consumi. L’introduzione di smart meter connessi permette di monitorare in tempo reale l’andamento del consumo energetico e di gas, garantendo una maggiore consapevolezza sia alle aziende che ai consumatori. Il report “Smart Italy 5G” di TIM stima un risparmio energetico del 10% per i consumatori italiani entro il 2025, con un beneficio complessivo di 620 milioni di euro annui. L’energia del futuro sarà sempre più decarbonizzata, decentralizzata e digitale. La connessione tra impianti e infrastrutture energetiche attraverso il 5G e le reti IoT permetterà una gestione più sostenibile delle risorse, contribuendo significativamente alla transizione verso un’economia basata su energie rinnovabili e sostenibilità ambientale. La distribuzione intelligente dell’energia non solo ridurrà i costi, ma migliorerà anche la sicurezza e l’affidabilità delle forniture.